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Ricerca In quest’ottica, è stato deciso di dare seguito al lavoro di analisi con la costituzione di un gruppo di animazione e ascolto per gli utenti ricoverati, questo perché il ricovero non diventi un momento “morto” (come spesso è vissuto e quindi rifiutato) tra l’ospedalizzazione e le dimissioni. In effetti molto spesso la sensazione è quella di essere in qualche modo “parcheggiati” in uno spazio che non riconosce i propri bisogni particolari. Non è neppure luogo di incontro, in quanto non vi è interesse a socializzare con gli altri degenti che in ogni caso si perderanno di vista dopo le dimissioni. Il senso, quindi, è quello di dare continuità con il mondo cosiddetto “esterno” che la persona si ritroverà a dover affrontare subito dopo le dimissioni. In questo, la dimensione dell’ascolto è importante e spesso permette alla persona di reimpostare la propria vita in vista di un futuro migliore una volta fuori dall’ospedale.
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